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Si discutono avventure e viaggi, da personalizzare


- INDONESIA: JAVA, BUNAKEN (Sulawesi), MOLUCCHE -

Tour naturalistico/culturale/(specie) vacanziero, con mezzi pubblici e noleggiati (20 giorni - 20 notti)
(Jakarta-Yogyakarta-Borobudur/Prambanan-zona vulcanica Mt Bromo-Surabaya-Manado-Parco marino di Bunaken-Pulau Ambon-Pulau Saparua-altre isolette)

Un itinerario memorabile, molto 'vacanziero', diviso concettualmente in due parti e su tre diverse zone. La prima parte permette la soddisfazione dei nostri interessi più 'culturali', con la visita di alcune delle maggiori attrazioni dell'Isola di Java; la seconda parte sarà incentrata maggiormente sulla vacanza e sulle escursioni marine, da svolgersi dapprima nel Parco nazionale marino di Bunaken, all'estremità nord di Sulawesi, ed in seguito alle isole Molucche. I fondali del Mare di Celebes e del Mare di Banda, in alcuni dei loro angoli migliori e fortunatamente ancora poco noti, di assoluto valore mondiale, ci vedranno attori di sensazionali immersioni, nuotate, apnee e snorkeling, intervallate da tutto ciò che si può ricavare da un lungo periodo di ferie ai Tropici: relax in tranquillità totale, caldo, mare, reef, sabbia, pesce, palme, libertà, amache, indipendenza...in un sogno eccezionale, costantemente realizzato in ogni momento vissuto nelle nostre due settimane, su alcune delle isolette più appetibili e premianti dell'enorme arcipelago indonesiano...


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Partenza dall'Italia con volo di linea (di norma, in orario serale) e arrivo all'aeroporto di Jakarta (generalmente la sera del giorno dopo: la differenza oraria con l'Italia sarà di 6/8 ore 'in avanti', in dipendenza delle zone visitate). Trasferimento all'hotel, situato in zona cittadina centrale e notte a Jakarta..

giorno 1

Dopo la congrua dormita in un comodo letto, recuperando le forze, si inizia la visita della città (che si completerà successivamente, alla fine del nostro viaggio, al ritorno dalle Molucche). Cominceremo con un tranquillo giro in piroga a remi, condotta da qualche arzillo e tranquillo vecchietto, sulle acque del vecchio porto di Batavia ("Sunda Kelapa"), ad ammirare la pacifica e variopinta teoria dei grandi "schooners" da trasporto ("Phinisi"): grandi e pittoresche navi colorate, interamente di legno, usate ancora adesso per il trasporto delle merci più disparate fra le grandi isole dell'arcipelago, ormeggiate per il carico/scarico delle merci, con i loro equipaggi dalle varie nazionalità di questo enorme Paese a replicare i medesimi gesti ed incombenze che appartennero ai loro antenati nei secoli passati... Continueremo magari con una fugace visita di qualche angolo caratteristico di Chinatown ("Glodok"), per passare poi, osservando qua e là qualche esempio di datata architettura olandese, al Museo Nazionale, uno dei migliori del sudest asiatico, dove potremo farci una buona idea del Paese, delle sue genti, della sua storia ed in genere di ogni aspetto utile ad introdurci nella conoscenza dell'Indonesia. Verso mezzogiorno ritorno in hotel e rapido trasferimento all'aeroporto, da dove voleremo per Yogyakarta, la capitale culturale e artistica di Java. Nel tardo pomeriggio daremo un'occhiata preliminare a questa città, magari tranquillamente seduti su una comoda e larga carrozza a cavallo ("Dokar") o su un colorito rick-shaw a pedali ("Becak"), per terminare infine la giornata in qualche bel locale del centro. Notte a Yogyakarta.

giorno 2

Breve viaggio alla meraviglia storica ed architettonica che è Borobudur ed ai suoi straordinari bassorilievi pieni di vita, in genere (ma non solo) celebrativi del Buddha e della sua 'cosmologia': una delle più rinomate attrazioni culturali del Sudest asiatico, (dal 1991) inserita dall'Unesco nella sua lista del "World Heritage". Ci estenderemo poi nella visita ai vicini, complementari, più intimi templi di Mendut e Pawon, già parte di un'unica pianificazione ai tempi della costruzione dell'intero complesso religioso, dove ci sarà sempre presente qualche abitante del posto pronto ad esibirci i lavori dell'artigianato locale... Per tale escursione e durante tutto il nostro soggiorno a Yogya potremmo, anzichè associarsi ad uno dei molti tour organizzati in loco, piuttosto, auto-organizzarci con il noleggio di un qualche scooter/motorino, che ci darà una libertà ed un'autonomia molto maggiore, oltrechè un'impagabile indipendenza. Terminata la visita alla Borobudur 'buddista', rivolgeremo la nostra attenzione all'area di Prambanan, pure una "World Heritage Unesco", dove troveremo il più grande complesso templare induista in Java, suddiviso in diverse zone, che ci richiameranno senz'altro le magnifiche ed eccezionali costruzioni religiose di Angkor Wat (Camboglia) e Bagan (Birmania), con cui certo non sfigurano (ancorchè presenti in un ambiente circostante completamente differente). Al ritorno a Yogya, dopo aver magari dato un'occhiata a qualche villaggetto sulle pendici del Vulcano Merapi, potremo senz'altro sottoporci ad un massaggio ristoratore e fare un giretto sulla Jalan Malioboro e dintorni: sedi di innumerevoli mercati e negozi che propongono le bellissime specialità artigianali, per cui Yogya è famosa (i batik, le marionette, i preziosi lavori artistici, le pitture...). Non mancheremo alla sera di assistere ad uno dei molti spettacoli (di Wayak Kulit, Ramayana, ecc.) che ogni sera si tengono in città, in qualche museo o eventualmente presso il complesso di Prambanan medesimo. Notte a Yogyakarta.

giorno 3

Oggi potremmo passare in giorno prevalentemente in città, eccezionalmente tuttora governata dal sultano, alla visita dei maggiori must (il compound settecentesco del palazzo reale "Kraton", il palazzo dell'acqua, alcuni piccoli musei, qualche laboratorio di creazione di batik, il mercato degli uccelli ecc.), oppure, o inoltre, nella escursione un pò più a sud, verso la spiaggia di Parangtritis, a goderci un pò la tranquillità e la brezza del mare.... Inseriremo naturalmente nel piano uno o più spettacoli, che a Yogya si tengono senza soluzione di continuità durante l'anno, in vari posti, facili da raggiungere. Notte a Yogyakarta.

giorno 4

Ci aspetta un lungo viaggio di trasferimento in macchina 'privata', verso il parco nazionale "Bromo Tengger Semeru" (conosciuto comunemente come "Monte Bromo"). Questa sarà la tappa più 'dura' del viaggio, comportando la spendita 'on the road' dell'intera giornata, con partenza di buon'ora ed arrivo verso le ore 21: giusto in tempo per una buona notte ristoratrice. Se è vero che le lunghe ore in macchina saranno un pò stancanti (anche dal punto di vista 'psicologico', visto il traffico pazzesco...) sarà altrettanto vero che esse ci daranno la possibilità di attraversare una buona parte di Java, osservando il panorama con le molte cime vulcaniche sullo sfondo e notando la continua presenza di insediamenti umani lungo tutto il percorso di pianura ed il modo in cui gli abitanti vivono, al di fuori del circuito turistico che di norma un visitatore avvicina. Notte in hotel a Cemoro Lawang, sul bordo dell'antica caldera vulcanica, a circa 2.300m/slm.

giorno 5

Dopo una notte di adeguato riposo, dopo la fatica di ieri, inizieremo ad esplorare la zona, rimanendo subito affascinati dal panorama che si presenta sulla nostra soglia di casa, sicuramente uno dei più fotogenici e riconoscibili del sudest asiatico: una grande caldera preistorica circolare, che contiene cinque altri vulcani (quattro sono attivi...) che si ergono monolitici sulla brulla pianura (chiamata in loco il "Mare di Sabbia"...), formata dalla lava e dalla cenere solidificata delle continue eruzioni, che si stende fra una corolla di contorno di montagne rigogliose e verdissime... Percorrendo i molti sentierini nei boschi e sulle creste, accanto alle coltivazioni strappate alle ripidissime pendici, esploreremo i piccoli insediamenti presenti su queste fertili montagne, abitate dalle genti "Tengger", di vari credo e religioni (induista, islamica, animista...), che vivono una dura vita in quota, conservando una grande semplicità e senso dell'ospitalità. Visto che domani organizzeremo l'uso di un fuoristrada, potremmo oggi noleggiare dei motorini, per poter conoscere in libertà il territorio e guidare sul fondo desertico della vecchia caldera, o anche affittare dei cavalli per una più lenta scoperta; naturalmente nulla ci impedirà di scendere nel "Mare di Sabbia" e magari rivolgere subito la nostra attenzione ai due monti più vicini: il fumante Bromo o il 'defunto' Batok, anticipando l'escursione che ci vedrà protagonisti domani mattina. Notte in hotel a Cemoro Lawang

giorno 6.

Alzataccia alle ore 3 circa, per procedere ad un'escursione in 'jeep', che inizierà con la salita verso la cima del Monte Penanjakan, a circa 3.000 m/slm, per ammirare la notte squarciarsi ai primi chiarori dell'alba (meteo permettendo...), con il sole che sorge, in un panorama etereo e talvolta spettrale, sulle magnifiche cuspidi dei vulcani del complesso: in particolare i riconoscibilissimi Mt Bromo, Batok e in lontananza il Semeru (quasi 4.000 m/slm). Si scende poi il Penanjakan, per percorrere la nuda pianura della caldera, con le montagne circostanti ad incorniciarla, sino alle pendici del Mt Bromo vero e proprio, alla cui base, nel nulla, insiste a protezione un suggestivo ma improbabile tempio induista... Si sale il Mt Bromo con una facile sgambatina (o a cavallo, sin quasi alla cima), per infine trovarci sull'orlo del vulcano, piuttosto attivo e molto fumante. Da questo bordo si potrà anche ammirare la perfetta conicità del fronteggiante Mt Batok e soprattutto, a volo d'uccello, la suggestiva immagine della antica caldera vulcanica sottostante e del villaggetto dove siamo ospiti. Al ritorno a Cemoro Lawang, prenderemo una macchina che, attraversando minuscoli e colorati villaggetti contadini stesi lungo il cammino, scenderà le ripide e floride pendenze del grande vulcano preistorico, verso Probolinggo e successivamente devierà raggiungendo Surabaya. Se il traffico lo permetterà, arriveremo ancora in tempo per poter dare una prima occhiata a questa città, importante porto e centro di traffici, industrie e commerci. Notte a Surabaya.

giorno 7

Tranquilla ispezione mattutina di Surabaya, dove non mancherà un giretto a Chinatown (con qualche antico e tipico tempio, il mercato brulicante, la curiosità nei nostri confronti...), una camminata fra qualche edificio rimasto dall'epoca coloniale olandese e soprattutto la visita alla "House of Sampoerna", uno strano museo dedicato al tabacco. O meglio: alle sigarette che l'azienda Sampoerna vende in miliardi di pacchetti, sia in Indonesia (specie nella sua versione "Kretek", con un'aroma onnipresente -o puzza, dipende dai punti di vista - che contraddistingue ogni angolo del Paese), che altrove. L'attività di produzione di sigarette a molti può apparire quasi 'scandalosa' e così l'intento di prenderla a base per un museo può risultare 'criticabile'...nondimeno...forse per rendere la sua attività meno 'peccaminosa' ed 'incolpevole' (...), l'azienda ha saputo costruire questo museo (gratuito e ospitale) che è purtuttavia un luogo affascinante. Ed anche un pochino shockante, nella sua parte che prevede la vista di centinaia di donne in divisa da lavoro che confezionano a mano i pacchetti di sigarette, con dei ritmi assolutamente indiavolati, inconcepibili e per noi probabilmente insostenibili, da far impallidire lo Charlot di "Tempi moderni"... Prenderemo poi l'aereo, dopo mezzogiorno, per l'estremità nord di Sulawesi, sorvolando all'arrivo Manado e soprattutto le isole del Parco nazionale marino di Bunaken (notandone immediatamente le potenzialità e le diversità), i cui fondali sarranno probabilmente la ragione principale della nostra puntata in zona. Dall'aeroporto alla città di Manado sarà solo un mezz'oretta di taxi. Arriveremo ancora a darle una rapida occhiata, vedere il tramonto, cenare con comodo e fare una passeggiata per il centro. Notte a Manado.

giorno 8

La mattina sarà dedicata alla visita della città, con i suoi abitanti curiosi ed ospitali e l'altissimo numero di chiese cristiane, ricca di contrasti architettonici ed un feeling da vecchia frontiera. Appena vorremo, ci trasferiremo con una barca veloce, in meno di un'ora, al nostro resort a Pulau Bunaken. Essenzialmente, si potrà scegliere di stare sul lato ovest (la spiaggia di "Pantai Liang"), con tramonto sul mare e vista sulla città e del fronteggiante vulcano "Manado Tua" a torreggiare sull'isoletta adiacente, oppure meglio ancora sul lato est ("Pantai Pangalisang"), che si affaccia su un mare più pulito e tranquillo, con i banchi coralliferi proprio davanti all'uscio del nostro bungalow e vista dell'isoletta di Pulau Siladen e dei lontani profili ondulati, verdissimi di Sulawesi... In ogni caso, il pomeriggio sarà l'occasione per il iniziare degnamente il nostro soggiorno al mare, con una bella immersione o una semplice nuotata nelle fantastiche acque circostanti. Notte a Bunaken.

giorno 9

Giornata dedicata per intero alla vacanza marina: per una o più escursioni attorno a Pulau Bunaken o ad una delle isolette a breve 'tiro di barca'; per lunghissimi bagni e snorkeling nelle calde acque tropicali (temperatura 28/31°...); per un relax in spiaggia o eventualmente a bordo piscina; per esplorare la giungla o i minuscoli insediamenti sull'isola... Notte a Bunaken.

giorno 10

Anche oggi i fantasmagorici fondali del Parco nazionale marino faranno da padroni alla nostra giornata di pura vacanza, spesa per intero nel godimento di questo mare, fra i più belli e ricchi del mondo, con migliaia di specie di pesci e centinaia di tipi di corallo, giustamente valutato ai massimi livelli dagli esperti di immersioni subacquee e apneistiche (ma adattissimo anche per chi sa solo stare a galla con la maschera e il boccaglio, che qui potrà senza probemi ammirare lo spettacolo offerto più in basso dalla Natura, in una acqua in genere trasparentissima). Notte a Bunaken.

giorno 11

La vacanza proseguirà, sempre tenendo come base Bunaken, nella ardua scelta di alcuni dei 30/35 meravigliosi siti catalogati attorno all'isola, indicati alle immersioni (ed in genere adatti anche allo snorkeling): ognuno con le sue specificità, bio-diversità, nomignolo e varia presenza di vita marina. In genere si tratterà di banco corallino 'a muro', sul quale sarà facile e sicuro calarsi (o 'galleggiare'), fornendo a chi se lo sentirà la possibilità di una immediata discesa verticale nel mare più profondo. Come sempre, non mancherà il relax, sulle amache, in spiaggia, in piscina, sui lettini ecc, sempre in una dimensione molto intima, con pochissimi turisti attorno e la sensazione di essere ancora 'pionieri' in questa zona, definitivamente ancora da 'aprirsi' al deteriore turismo di massa. Notte a Bunaken.

giorno 12

Altra magnifica giornata di ferie marine, da spendere nelle 'attività' che più ci confaceranno, fra le mangrovie od in spiaggia, in barca o in piscina...nella coscienza che ci troviamo in una destinazione ambita e sensazionale, che in questo momento storico vive un equilibrio appetibile: fornita delle strutture e dei servizi adeguati alla richiesta del visitatore ma ancora completamente priva delle 'attenzioni' del turismo di massa (sull'isola, non esiste ancora alcun vero resort che ospiti turisti da pacchetto e i piccoli complessi di bungalows sono molto familiari e si contano sulle dita di due mani...). Notte a Bunaken.

giorno 13

Dopo una intera ultima giornata marina, trascorsa sempre all'insegna della più pura vacanza tropicale in questo mare splendido, nel tardo pomeriggio prenderemo una barca veloce, per il ritorno a Manado, per una sua ulteriore esplorazione serale ed una cenetta di pesce da qualche parte nel centro o sul lungomare. Notte a Manado

giorno 14

Aereo alle prime luci dell'alba, che ci porterà ad un rapido stopover a Makassar (all'estremità sud di Sulawesi) e quindi successivamente ad Ambon, per l'inizio per la nuova nuova tappa di ferie, questa volta alle Molucche. Dall'aeroporto di Ambon, in una mezz'oretta ci trasporteremo nei paraggi della nota spiaggia di Natsepa, dove prenderemo possesso della nostra ampia camera in un resort sul mare, nel quale avremo subito modo di godere la sua ampia piscina, il suo giardino zeppo di fiori e piante tropicali e il delizioso panorama sulla baietta di Baguala, con il tramonto sul mare e sulle colline circostanti a farci da cornice. Chi vorrà potrà naturalmente trascorerre qualche ora a Kota Ambon, il capoluogo delle Molucche, in una baia scenografica e 'fiordeggiante': la città presenta numerosi angoli interessanti e ci sorprenderà per la sua ospitalità (d'altronde, quasi certamente non incontreremo nessun altro turista occidentale: come la passeggiata ai pittoreschi e colorati mercati e la visita ai 'must locali' ci confermerà...). Notte ad Ambon.

giorno 15

Dopo una mezz'oretta di taxi o "bemo" (minibus di trasporto pubblico), dal porticciolo di Tulehu salperemo con una grande e comoda barca veloce (completa eventualmente anche di "classe VIP"...) per l'isola di Saparua e, dopo aver bypassato l'isoletta di Haraku, perverremo in breve (circa 50 minuti) al piccolo porto di Haria. Troveremo quivi un mezzo per dirigerci, attraversando l'isola e il suo 'capoluogo' (Kota Saparua, in realtà un borgo sonnacchioso, non privo di fascino), al luogo dove alloggeremo nel nostro soggiorno a Saparua: al momento si può scegliere fra un'offerta di tre 'resorts': di costo rispettivamente elevato (gestito da cittadini svizzeri) e medio (in termini locali: circa 15/20 US$ a testa al giorno, per l'alloggio e due pasti..!). In ogni caso, il posticino scelto, in fronte-mare, ombreggiato e nella natura più rigogliosa, ci farà certamente rimpiangere di non aver avuto più tempo per godere la nostra permanenza isolana! Notte su Pulau Saparua.

giorno 16

Per prima cosa noleggeremo da qualche parte un motorino, per poter andare alla scoperta dell'isola che, come si vedrà, presenta essenzialmente solo quattro strade asfaltate in mezzo alla giungla e due incroci extraurbani... Il traffico è quasi inesistente a ci troveremo spesso nel più totale silenzio, in mezzo alla natura e al verde, punteggiato da abbaglianti scorci marini e da numerose baiette dai nomi esotici (Itawaka, Mahu, Kulor, Paperu...). Ogni indigeno che incontreremo -sia cristiano che musulmano, su quest'isola i cui villaggetti sono divisi anche da tale differenza 'religiosa'- non mancherà di richiamare la nostra attenzione e salutare con il solito "Hello Mister!!" e la loro cordialità ci stupirà e rallegrerà sino all'ultimo giorno. Ci dedicheremo naturalmente alle vere e proprie vacanze marine, vuoi organizzando un'escursione in barca per un'immersione, una 'seduta' di snorkeling o semplicemente una nuotata nelle caldissime acque tropicali di Saparua (28/31°!) o di qualche isoletta vicina (come per esempio la rigogliosissima Nusa Laut), vuoi facendo le medesime 'attività' proprio in fronte ai nostri bungalows fra le palme... Notte su Pulau Saparua.

giorno 17

Passeremo la giornata intervellando brevi escursioni nei diversi punti dell'isola, alla scoperta di scorci particolari e fotogenici, con le occasioni di bagni ed immersioni su questi fondali magnifici e ricchissimi, dalle centinaia di specie corallifere e dove si può star sicuri che ogni volta, nella costante visibilità delle acque, si potranno incontrare numerosi 'abitanti' del mare (barracuda, squali, delfini, pesci-leone, pesci-napoleone e moltissimo altro)... Notte su Pulau Saparua.

giorno 18

Altra giornata memorabile di ferie marine, a goderci questo meraviglioso ed ospitale angolo dei Tropici, al momento, fortunatamente, visitato ancora da pochissime persone (non dovrà meravigliare, il riscontrare che saremo gli unici turisti non solo sulle spiagge e per la strada, ma anche nei bungalows e nei ristoranti che ci ospiteranno!). Il futuro di certo riserverà a questa destinazione l'attenzione e la fama che merita, ma di conseguenza arriveranno anche i grandi numeri, alterando così il perfetto equilibrio e la tranquillità che si possono vivere al momento... Notte su Pulau Saparua.

giorno 19

Partenza verso le sei, per raggiungere il porto di Haria. La solita barca veloce e sicura ci riporterà a Tulehu; da qui, con un taxi o bemo passeremo direttamente all'aeroporto di Ambon da dove, dopo una breve attesa, prenderemo il volo di ritorno a Jakarta (con brevissimo stopover a Surabaya). Nella capitale, complice il 'guadagno' di due ore dovuto alla diversità di fuso orario, arriveremo ancora in tempo a godere del tardo pomeriggio con qualche puntatina nei dintorni del nostro hotel. Notte a Jakarta

giorno 20

Alzata di buon ora, per poter spendere al meglio la parte della giornata dedicata alla visita di Jakarta, che avevamo iniziato in principio di viaggio. Per massimizzare il nostro tempo, staremo nei dintorni dell'hotel, situato d'altronde in zona turisticamente strategica, inserendovi sicuramente un giretto alla "Medan Merdeka", l'enorme alberata piazza principale, una delle più grandi del mondo, chiusa al traffico ed ivi saliremo in cima (130 metri, in ascensore...) al "Monumen Nasional" (ovvero, confidenzialmente, il "Monas", simbolo dell'indipendenza conquistata), che svetta sul centro-città con la sua cuspide fiammata di 35 Kg d'oro. Ci sposteremo senz'altro nella pedonale piazzetta "Fatahillah" aperto cuore culturale della città; piena di iniziative e spettacolini, con i suoi tre musei situati sui diversi lati. Non potremo in specie mancare l'entrata al Museo (in stile neoclassico) della ceramica e delle belle arti ed al museo Wayang (ospitato in una vecchia chiesa olandese), unico nel suo genere, testimone di un'arte ed uno spettacolo peculiari all'Indonesia: il teatro delle ombre con le marionette (ma non solo), che anche l'Unesco ha deciso di celebrare fregiandolo del riconoscimento di "Capolavoro del patrimonio orale e intangibile dell'Umanità"... In alternativa, o comunque avendone il tempo, potremo esplorare i reparti di Sarinah, il famoso store di qualità, nel quale vi sono almeno due piani dedicati alla vendita di artigianato proveniente da tutto il Paese e dove potremo così acquistare gli ultimi regali caratteristici, per 'riempire' il carico della ricca messe di acquisti vari (a costi irrisori) e souvenirs dall'Indonesia... Ad inizio del pomeriggio, prelievo dei bagagli in albergo e rapido trasferimento all'aeroporto, da dove prenderemo l'aereo per Italia (dove, con i voli economici-non diretti, che prevedono uno stopover, dati i diversi fusi orari, si arriverà in genere alle prime luce dell'alba).

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Note:
-Mezzi di trasporto utilizzati: aerei-macchine e moto a noleggio-taxi-autorickshaws-bicirickshaws-bemos ecc.
-Costi: piuttosto bassi/accettabili. Questo viaggio, effettuato in ultimo nel febbraio 2013, è costato circa 2.000 euro a persona, incluse tutte le spese (voli intercontinentali, quattro voli interni, trasporti vari, alloggio in camera a due letti, vitto, regali ecc.). I costi possono essere notevolmente ridimensionati, in aumento o in diminuzione, a seconda della tipologia di alloggio prescelto.
-Difficoltà: dal punto di vista fisico è un itinerario facile. Le camminate si svolgono per lo più in pianura (a parte la leggera salita alla sommità del Mt Bromo o nelle escursioni da Cemoro Lawang). Le ore di trasferimento in macchina (con aria condizionata) sono accettabili e l’autonomia di gestione totale. Cibo e bevande potranno essere regolari, sono sempre buoni e gustosi ed in qualche caso superlativi. Il clima è caldo tropicale, mitigato tuttavia in genere dalle brezze marine (sulla costa), o dalla temperatura molto più fresca nel parco nazionale Mt Bromo, in quota.

-All'interno del tour, i giorni sono ovviamente 'indicativi': potremo spostare, omettere, integrare le singole tappe quando e come vorremo...



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